Come realizzo una Moodboard

Alla base di ogni progetto/shooting fotografico che scatto, c’è sempre una Moodboard (in italiano una “tavola di stile”) come riferimento. Poco importa se il lavoro richiesto sia un Book, una Campagna Pubblicitaria o Still Life: avere degli altri scatti di riferimento è fondamentale per il mio processo creativo e produttivo.

Da dove comincio a realizzare una Moodboard?

Innanzitutto penso a cosa mi piacerebbe realizzare: può essere un tema, una parola chiave, o un elemento fotografico caratteristico (un certo tipo di luce, di soggetto o di makeup). Come esempio in questo caso, vi racconterò come ho ideato il progetto “MEDUSA” realizzato con la stylist Isabella Ingravallo, la makeup artist Sofia Zingale e la modella Gaia C. per DS Model Management.

L’idea per questo shooting è nata davvero per caso: mi trovavo ad uno spettacolo di teatro per bambini al quale ha partecipato la scuola di mio figlio. Le attrici hanno inscenato una parte dello spettacolo fingendo di essere sott’acqua e simulando una medusa utilizzando un ombrello trasparente di plastica e strisce di cartapesta colorata. Mi sono detto “wow, è davvero scenografico!” e mi ha colpito molto, senza contare che ho sempre avuto una forte attrazione per le meduse, per la loro eleganza e leggerezza.

Ho iniziato quindi a raccogliere le idee: volevo realizzare un progetto fotografico dedicato alla medusa.

Ho cominciato con la ricerca su internet di foto di meduse: oltre ad essere di varii colori e tipi, ho notato che a seconda della specie vivono a profondità diverse (con più luce verso la superficie, o nell’oscurità degli abissi). Questo è un dettaglio fondamentale, perché al di là del classico sfondo blu avrei potuto anche optare per il nero.

La mia Moodboard si divide essenzialmente in 5 parti:

  • LUCE: dedico una pagina alla luce che mi ispira di più, sia essa “morbida” (o luce “diffusa”) sia dura (come quella del sole diretta). In questo caso, la luce che le meduse ricevono filtra attraverso l’acqua, pertanto ho cercato immagini che mi ispirassero riguardo all’uso di riflessi e increspature dell’acqua. Per realizzare invece un “fondale marino” ho deciso di affidarmi ad un proiettore.

  • OUTFITS: l’abbigliamento è un aspetto chiave: una o più pagine della Moodbaord sono dedicate a scatti dai quali prendere ispirazione per i vestiti. Per una medusa Isabella Ingravallo ha optato per colori vivaci (giallo, turchese, bianco…), materiali lucidi per accentuare riflessi, e a forme morbide che richiamassero proprio la consistenza delle meduse. Ciò che ricerco è che i capi di abbigliamento siano tra loro legati da un fil rouge, da un elemento comune che li renda coerenti il più possibile tra loro.

  • MAKEUP and HAIR: trucco e acconciatura per completare e impreziosire il tutto. Sofia Zingale ha raccolto una serie di foto di makeup dai quali trarre ispirazione: brillanti sul viso e un finish “glowy” sono state le parole chiave per il suo concept di makeup.

  • PROPS: sono gli elementi di scena e accessori utilizzati durante lo shooting. Ho ordinato un ombrello trasparente (sì, proprio come quello dello spettacolo per bambini!), carta pesta e il necessario per decorarlo. Abbiamo anche utilizzato uno specchio (sempre per il gioco di riflessi e increspature dell’acqua). La scelta dei props è davvero importante se si vuole dare un tocco di originalità al proprio shooting, e non va affatto sottovalutata. A volte con pochi euro si possono acquistare oggetti o elementi utili a trasformare il set.

  • POSE: benché normalmente una modella o un modello sappiano esattamente come posare e ci sia un ampio margine di improvvisazione, avere degli scatti di riferimento per realizzare pose specifiche spesso risulta molto utile. Mi piace raccogliere fotografie di pose, sguardi e composizioni che vorrei provare a riprodurre.

Vi mostro ora gli scatti del risultato finale!

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